Esiste questo detto in italiano, per cui il far niente sarebbe reso ben concreto dall’espressione “pettinare le bambole”, ovvero fare cose che occupano tempo senza portare a nulla. Una mia ex-collega diceva: “pettinare gli orsi”, che credo volesse dire la stessa cosa, ma forse in modo più audace.
Ebbene, ho riflettuto su questa espressione mentre, appunto, pettinavo le mie bambole, e ho avuto una sorta di rivelazione nello scoprire quanto quegli attimi mi siano stati di aiuto nel ripensare alcune cose lasciate in sospeso, progettarne altre, assegnare il giusto peso a preoccupazioni che forse, pettinata dopo pettinata, ho scoperto non essere degne di tale nome…per cui ben venga il pettinare le bambole! In fin dei conti, da bambina un bel po’ di tempo l’ho dedicato a questo, con la ferma convinzione che tutto fosse tranne perdere tempo. E nelle scelte dell’infanzia, mia o di quella che vedo oggi intorno a me, ho sempre avuto una gran fiducia.
Per cui continuo, quando posso e quando me lo concedo, pettine e spazzola alla mano, a pettinare bambole. E mentre le mani si muovono ripetendo un gesto che ci accompagna sin dalla nascita del genere umano, (un bellissimo gesto di cura tra l’altro) progetto, invento, creo, penso…mica male no?!
bei tempi quando si pettinavano le bambole insieme sorella!
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