Apro con questo post una sezione dedicata al come realizzo le mie Ribambole. Ciò che faccio è il frutto di esperimenti, nati dal mio ingegno o dalla traduzione, sempre un po’ approssimativa, di tutorial e/o guide in lingua soprattutto inglese che ho trovato e trovo nel web.
In questo post vi racconto come e dove trovo le bambole da ridipingere.
Quando ho scoperto nel web questa tecnica volevo immediatamente provare a ridipingere una bambola: subito! Ma nei miei armadi abitano solo poche Barbie, sopravvissute ad anni di giochi e che il mio affetto per loro non mi avrebbe MAI permesso di cancellare. Inoltre questa tipologia di bambole ( ovvero le Bratz prodotte dalla MGA), hanno un viso più largo che capirete, è molto più facile da ridipingere rispetto al piccolo viso di una Barbie!
Prima di darmi alla ricerca ho cercato di capire quanto queste Bratz siano state diffuse: come detto sopra, anagraficamente appartengo a quella comunità che ha giocato con le Barbie prima che avessero delle concorrenti (se non la povera Tanya certo ma insomma, non c’era paragone con quella sua plastica vuota…). Ho chiesto a ragazze più giovani, ho spulciato un po’ nel web e ho capito che la diffusione c’è stata, anzi, ho scoperto che queste Bratz hanno venduto più delle Barbie! Per cui, a rigor di logica, ho pensato, i mercatini dell’usato dovrebbero traboccare di queste bambole! Mi sono quindi data alla ricerca, ma devo dire, sono rimasta delusa. Ne ho trovate poche, spesso ad un costo eccessivo per l’uso che intendevo farne.
L’idea che mi son fatta è che i mercatini dell’usato italiani non assomigliano a quelli di altri paesi. Nei mercatini italiani non troverai mai qualcosa di rotto, usato sì, ma in buone, buonissime condizioni e quindi ad un prezzo certo conveniente ma non stracciato. A me non interessano abiti e scarpe, graffi e capelli tagliati non costituiscono un problema per cui non ho ancora trovato molte bambole nei mercatini fisici. Ho anche pensato che trattandosi di una bambola più recente rispetto alla Barbie, dovrà forse ancora approdare in massa nei mercatini dell’usato: bisognerà aspettare che le attuali 25enni escano di casa o comunque decidano che è venuto il momento di liberarsene? Chissà!
Nel frattempo ho esplorato il web, abbandonando almeno per il momento quel bel passatempo che amo, ovvero esplorare i mercatini dell’usato e darmi una scusa plausibile per acquistare cose vecchie e inutili.
Piattaforme di vendita/acquisto italiane e internazionali mi hanno decisamente risolto il problema, anche qui vale un po’ lo stesso discorso: i venditori italiani mettono in vendita solo pezzi in buono/buonissimo stato per cui il prezzo aumenta. Nei paesi anglosassoni la cosa cambia: sempre più spesso (e credo proprio per il diffondersi del restyling che hanno alla base proprio le Bratz), si trovano singole o lotti di bambole nude, senza scarpe, anche molto rovinate, per pochi centesimi l’una. Certo si presenta il costo della spedizione ma a conti fatti, le bambole vengono a costare poco, considerando anche le spese di spedizione incluse. Non solo: così facendo non ci si ritrova, come la sottoscritta, un cassetto stracolmo di vestitini succinti, scarpette e stivali da drag queen!
Ho anche scoperto un’altra tipologia di bambole, sempre prodotte dalla MGA, ovvero le Moxie Girlz, una versione delle prime forse più aggraziata, decisamente più proporzionata e che si presta molto bene al lavoro di restyling. In Italia, di questa tipologia, non ne ho mai trovate: ho notato che anche nuove, sugli scaffali dei grandi ipermercati e/o catene di giocattoli sono rare da trovare. Sul web, e soprattutto da venditori del Regno Unito, se ne trovano invece molte di usate, leggermente più costose delle Bratz ma sempre ad un costo ragionevole.
Queste due tipologie di bambola non hanno piedi, o meglio, i piedi sono le scarpe, per cui il restyling prevede anche un lavoro di creazione delle calzature che possono essere fisse o sfilabili: di questo vi parlerò in un post dedicato.
Per finire, esiste una terza tipologia di bambola che mi sembra prestarsi bene a questo lavoro: ne ho trovate un paio nei mercatini fisici ma non so come si chiamino! Sono della Mattel, hanno un viso abbastanza carino, nulla di originale comunque. La loro particolarità è che hanno i piedi appiattiti, per cui si prestano bene per vestire delle scarpe tipo ballerine o ciabattine, cosa un po’ difficile invece per le Bratz e le Moxie Girlz.
Per cui se stai cercando una bratz da ridipingere ti consiglio di cercare direttamente sul web (in particolare su ebay, magari partecipando a qualche asta indetta da un venditore del Regno Unito).
Se invece, appartieni a quella generazione che con le Bratz ha giocato, e ne ha collezionate tante, tantissime e le tieni lì, in quello scatolone e ne sei affezionata ma poi neanche tanto, anzi, quasi quasi vorresti liberartene in modo creativo, mettiti al lavoro! Qui e qui trovi gli step successivi.
Se invece, l’introduzione è questa ma la parte creativa non ti interessa contattami, potrei essere interessata ad una tua offerta di vendita!
p.s. Per essere chiari: non ho alcun tipo di contatto/accordo o altro con MGA o qualsiasi altra ditta che produce le bambole che utilizzo per la mia attività.
5 pensieri riguardo “come realizzo le Ribambole 1: dove le trovo?”