“…quel giorno la sua bambola festeggiava il suo primo compleanno”
A differenza dei libri di cui finora ho scritto, ovvero libri figli di una casa editrice oltre che degli autori, e quindi ritrovabili nel circuito commerciale più diffuso, oggi voglio scrivere di un libro di quelli nascosti, che nasce dalla collaborazione di tre artiste, che hanno voluto mettere in circolo una storia semplice e delicata.
L’ho scoperto grazie ai social (dai che ogni tanto servono!), grazie ai quali ho conosciuto per prima nounou dolls e le sue bellissime bambole di stoffa, e quindi poi anche questa sua creatura, nata in collaborazione con altre artigiane italiane: nounou dolls, l’amarti e tomama, UNA FESTA PER GIULIETTA, 2018, autoprodotto, disponibile sul negozio Etsy di nounou dolls.
Le cose che mi hanno da subito incuriosito sono state:
- il fatto che, come immaginerai, nella storia ci sono delle bambole (e che sono quelle confezionate dall’ artista in questione);
- il fatto che a comporlo, non sono scrittrici di professione ma mamme e zie ispirate “alla quotidianità delle nostre bimbe e i giorni passati a giocare.” (scritto in calce al libro);
- il fatto che non ci siano illustrazioni ma fotografie!
In particolare, per quest’ultimo punto ero davvero curiosa: esistono pochi libri fotografici per bambini, se poi escludiamo tutti quei “libretti” per la prima infanzia con foto di oggetti, ne rimangono ancor meno. Di quelli fatti bene, intendiamoci. E la cosa mi dispiace non per una mia semplice passione, ma per la forza che possono avere le fotografie nei libri per bambini: creano immedesimazione, ispirano ricordi e pensieri, stimolano uno sguardo sul reale che gli/le sarà fondamentale per tutta la vita (viviamo nell’epoca delle immagini, no?!). Lo si può vedere guardando i bambini stessi che ne sono attratti, soprattutto quando vengono ritratti bambini e bambine come loro.
Così la curiosità ha fatto il tutto, ho acquistato il libro sul negozio Etsy di nunoudolls e ho aspettato. “Una festa per Giulietta” è arrivato ed è stato subito meraviglia.
La storia è semplice, un semplice inteso nelle migliori delle accezioni: come quando si dice che i giochi dei bambini sono semplici, ma sappiamo bene quanta serietà e complessità può starci dentro.
Lo sguardo è esterno, di chi guarda con affetto tre bimbe giocare, un affetto pieno, tanto che a tratti questo libro potrebbe sembrare un album di famiglia. Perché si parla di quotidianità: di un pomeriggio di sole, di amiche che si incontrano per giocare, partendo dal compleanno di una bambola per poi lasciarsi trasportare dal gioco che finisce in una tinozza d’acqua, a rinfrescarsi e a mangiare cocomeri!
Olivia, Bianca e Rosa sono bambine vere che non rimangono a giocare con le loro bambole come vorrebbe una certa tradizione romantica per tutto il pomeriggio, ma di bambine (e bambole comprese) che fanno gesti maldestri e che ad un certo punto si tolgono i vestiti e si stringono in un secchio d’acqua per rinfrescarsi!
Le foto lo sono altrettanto. Il rischio che risultasse un libro “mieloso” poteva esserci: thé e bambole, tre bambine, il giardino assolato…ma non lo è, è poetico.
Le foto sembrano quelle di una qualsiasi mamma (ma molto brava come fotografa!) che non aggiunge interpretazioni a ciò che vede, ma osserva con attenzione ciò che le bimbe combinano. Ha consentito loro di usare la teiera e le tazzine vere, sapendo che il gioco acquisterà un ché di speciale, ed è lì che le osserva, un po’ in disparte ma partecipe, che magari ripensa a sé stessa un po’ di anni prima e si riscopre nei gesti delle piccole.
Questo un po’, lo ammetto, è successo a me: mi sono rivista stretta nella tinozza d’acqua, un bel po’ di tempo fa, in tre più qualche bambola, tra calura, risate, fette di anguria e spruzzi…
Per cui, in questo libro le bambole ci sono, ma c’è anche molto altro: la straordinarietà dei gesti quotidiani, del gioco bambino che saltella tra l’immaginazione e la realtà e la capacità di raccontarlo con tanta delicatezza.
p.s. Dettaglio: il libro è arrivato avvolto nella velina, tenuta assieme da un nastro d velo e con tanto di bustina di fiori essiccati…poesia dentro e fuori!