A questo punto, dopo aver recuperato una o più bambole , lavate e profumate e aver tolto quegli occhi , puoi finalmente divertirti a darle un nuovo volto.
Non ho chissà che cosa da insegnarti, posso solo raccontarti che cosa utilizzo e come faccio io, senza pretesa che questo sia l’unico modo per creare nuove bambole…anzi!Il mondo è pieno di altri modi e strumenti da usare che io stessa sto ancora esplorando.
Il consiglio che posso darti è leggere questo post, trovare qualche ispirazione e partire con un tuo modo di lavorare.
Quindi, andiamo con ordine, partendo dai materiali.
Colori e pennelli
Per quanto riguarda i colori ho sin dall’ inizio utilizzato i colori acrilici: asciugano in fretta ed essendo resistenti all’ acqua, una pennellata può sovrapporsi all’ altra senza che il colore sottostante si sciolga e “rovini” il precedente. Ciò significa che se da un lato è molto difficile creare delle sfumature, soprattutto su superfici piccolissime, è anche facile coprire eventuali sbavature sovrapponendo colore su colore. Sulla marca dei colori c’è un mondo da scoprire. Avendone una buona scorta già in casa, non ho ancora acquistato colori nuovi ma ho testato ciò di cui già disponevo. Si tratta di colori acrilici professionali, che avevo per realizzare illustrazioni sulla carta, per cui non economici ma nemmeno eccessivamente costosi.
Come tutti gli strumenti, vanno un po’ conosciuti: se non hai mai usato i colori acrilici ti consiglio di provarli prima sulla carta, ma anche su altre superfici: uno dei loro pregi è che hanno una buona presa ovunque.
Ai colori “ a pennello” affianco poi qualche pastello in polvere (anche qui si tratta di colori professionali) che mi consente di realizzare qualche sfumatura soprattutto nella realizzazione degli occhi e delle guance.
I pennelli, come immaginerai, sono i più piccoli che si possono trovare: punta rotonda, pelo morbido, misura 00, 0 e 1.
Considera che comunque sarà la tua mano ad utilizzarli, con la sua presa più o meno delicata, tremolante o decisa, veloce o lenta…che chiama quindi un pennello ideale che sta a te scovare provando e riprovandone di diverso tipo. L’unico consiglio che mi sento di darti è investire tempo, per provare, piuttosto che soldi, per acquistare pennelli e stra-costosi: gran parte dei pennelli che uso erano un 3,4 , 7 o più a cui ho tagliato i peli in eccesso!
Altro unico materiale che può risultare utile è una vernice, da stendere sul colore. Questa garantisce una maggiore resistenza all’ acqua, perché si sa che una bambola, almeno una volta nella vita, merita un bel bagno o una nuotata in piscina! Ricorda comunque che la resistenza, purtroppo, non potrà mai essere quella delle vernici industriali con cui la bambola è stata originariamente realizzata. Se questo è un peccato, può però anche significare che ad un certo punto della sua vita, a questa bambola andrà regalato un faccino nuovo ancora una volta! Per la vernice ho fatto, anche qui, alcuni tentativi e ad oggi, la migliore soluzione è una vernice opaca pensata proprio per i colori acrilici.
La tecnica
Se ami dipingere cose piccolissime, e soprattutto volti (come il mio caso), allora questa è la tua attività creativa per eccellenza!
Ora ti illustrerò le fasi che seguo io per realizzare una Ribambola, ma ti ripeto: sperimenta e trova un tuo modo per realizzare le tue bambole!
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Fai qualche esercizio su carta, soprattutto per gli occhi: prendi spunto da qualche foto e copia un po’ di occhi, studiane la struttura, i colori. Parti da un grande formato (più o meno quello reale) per poi ridurli sempre di più, sino alla grandezza che andrà poi realizzata sulla bambola; esercitati a realizzarli in coppia: gli occhi sono due!
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Gli occhi: io realizzo prima un leggerissimo schizzo a matita delle dimensioni, soprattutto per controllare che vengano della stessa grandezza e ben posizionati. Procedo poi con il dipingere l’intera superficie totalmente di bianco, quindi sopra realizzo l’ iride colorata, talvolta usando anche un pastello per realizzare qualche sfumatura, la pupilla, le palpebre (studiando un colore simile a quello della pelle della bambola) e quindi aggiungo uno o due puntini bianchi per renderli “vivi”.
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Le sopracciglia sono fondamentali per dare espressione a volto: la loro inclinazione decide se la tua bambola è felice, triste, preoccupata, malinconica, tranquilla, pensierosa, arrabbiata… Per questo motivo, qui spesso faccio e disfo: dopo una leggerissima traccia a matita, realizzo le sopracciglia con piccolissimi segni di pennello. Lascio la bambola per qualche ora e poi torno a guardarla, e decido se lasciare o rifare daccapo.
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Le labbra: sono abbastanza semplici da realizzare e puoi decidere se sfruttare la fessura tra labbro superiore e labbro inferiore, dipingendo qualche dentino.
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I “segni particolari”: intendo guance e lentiggini. Con i pasetlli utilizzo una quantità piccolissima di polvere che con il dito distribuisco sulle guance, dando così più morbidezza al volto. Talvolta aggiungo anche alcune, o molte, lentiggini. Inizialmente non riuscivo ad uscirne, per cui spargevo lentiggini su ogni Ribambola…ma poi mi sono guardata intorno, e le bambine vere non hanno sempre le lentiggini! Anzi! Ma quanto abbiamo, nella mente, un’immagine di bambola dai capelli rossi, magari raccolti in due trecce e rispettive lentiggini?!
Infine, realizzato tutto questo, stendo un delicatissimo velo di vernice. Sulle labbra stendo anche un secondo strato: essendo la parte più sporgente del volto, ho notato che spesso si rovinano prima del resto. Poi, faccio una prova di resistenza, immergendo la bambola in acqua e sapone per 15/20 minuti, per controllare che il tutto rimanga.
Consigli
Sono convinta che questa sia la fase più bella, per cui divertiti! Ed è la fase in cui io faccio e disfo di più: quando ridipingo una nuova Ribambola non è detto che mi convinca subito, spesso ho dipinto bambole fin all’ ultimo dettaglio per poi, magari qualche giorno dopo, sentire che quello non era il suo faccino: il colore degli occhi, la forma delle labbra…qualcosa andava cambiato, per cui riprendo l’acetone, cancello tutto e riparto. Talvolta è il faccino sbagliato, talvolta ci sono errori tecnici che non sopporto di lasciare (questo accade molto spesso), in ogni caso mi lascio il tempo di capire, o meglio, sentire, se sono riuscita a dare un’anima a quel pezzo di plastica da recuperare. Per cui il mio secondo consiglio è questo: datti tempo!
Colleziona facce! Quando ho iniziato a realizzare le Ribambole, dopo qualche tentativo lasciato al caso, ho attinto da un mio archivio di ispirazioni: ho una cartellina in cui conservo foto e ritagli di volti, alcuni conosciuti, altri no, e poi mi sono creata questa cosa qui su pinterest, che alimento costantemente di nuovi spunti. La cosa difficile è scovare volti non troppo ritoccati (che nel web e nelle riviste abbondano!) ma cercare facce di piccole persone reali! In questo caso, ben vengano foto di bimbe e bimbi veri che conosci!